Confesercenti Area Nord Modena esprime le proprie forti preoccupazioni per la ricaduta economica della chiusura del ponte sul Panaro. Il direttore Mauro Bega interviene in merito: “Le imprese commerciali e legate al settore della ristorazione che hanno sede al di là del ponte saranno fortemente penalizzate. Chiediamo la creazione di un fondo comunale a sostegno degli ingenti danni che subiranno”.
“Come associazione non mettiamo in dubbio le valutazioni tecniche dell’Università di Roma che hanno sancito la criticità delle condizioni del ponte sul Panaro – dichiara Mauro Bega, Direttore Confesercenti Area Nord Modena in merito alla chiusura del ponte a Finale Emilia – tuttavia riteniamo che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto lasciare un margine di tempo più ragionevole per consentire alle imprese di informare adeguatamente i propri clienti”.
L’Associazione interviene riguardo alla decisione del primo cittadino di Finale Emilia, sancita lo scorso giovedì 13 febbraio, di chiudere il ponte vecchio sul Panaro in seguito a una recente perizia tecnica che ne ha valutato la precarietà.
“Ci domandiamo – prosegue Bega – da dove derivi tutta questa urgenza dato che non più di un anno fa il ponte era già stato soggetto a interventi di manutenzione lasciando attivo il traffico almeno a senso unico alternato. Siamo inoltre fortemente preoccupati per la mancanza di tempi certi relativi alla sistemazione del ponte in quanto, come anche asserito pubblicamente, la provincia non ha attualmente risorse per intervenire. Proponiamo quindi all’amministrazione – conclude il Direttore Confesercenti Area Nord Modena – di provvedere quanto prima a mettere delle indicazioni cartellonistiche chiare e chiediamo la creazione di un fondo comunale a sostegno delle imprese in conseguenza agli ingenti danni economici che deriveranno dalla chiusura del ponte, prospettata per almeno un anno”.