A Campogalliano partiranno lunedì 10 febbraio i lavori della nuova rotatoria tra la strada provinciale 13 e via Fornace. Per consentire i lavori, da mercoledì 12 febbraio via Fornace sarà chiusa all’altezza del cantiere, mentre lungo via Argine Panzano si circolerà a senso unico nella direzione dalla frazione di Cantone fino all’incrocio con il tratto della provinciale 13 proveniente dal territorio di Carpi (i veicoli provenienti dalla provinciale 13, quindi, non potranno svoltare a destra lungo via Argine Panzano); il provvedimento è stato deciso per garantire una maggiore sicurezza e scorrevolezza in un tratto dove è prevedibile un incremento del traffico, per effetto della chiusura di via Fornace.
Tutti i percorsi alternativi e le deviazioni di itinerario saranno indicati in zona, in particolare negli incroci tra via Fornace e la viabilità comunale e lungo la provinciale 13 da Campogalliano, Rubiera e S.Martino in Rio.
Nel corso dell’intervento, inoltre, saranno possibili anche temporanei sensi unici alternati lungo la provinciale 13 all’altezza del cantiere.
Le limitazioni alla circolazione proseguiranno per tutta la durata dei lavori, fino agli inizi di luglio, anche se, come confermato dai tecnici del servizio Viabilità della Provincia, l’intervento potrebbero terminare in anticipo.
I lavori, eseguiti dalla ditta Di Murro di Frosinone, presentano un quadro economico pari a 860 mila euro, di cui 520 mila a carico del Comune e 340 mila messi a disposizione dalla Provincia con risorse statali, tramite il Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020.
La rotatoria avrà un diametro di 58 metri con quattro ingressi: due sulla provinciale, via Fornace e la strada che collega con il territorio di Rubiera.
L’intervento garantirà una maggiore sicurezza in un incrocio particolarmente pericoloso dove si sono verificati diversi incidenti anche gravi, ma anche una maggiore fluidità dei flussi di traffico, per un incrocio, come riporta la convenzione tra Provincia e Comune per la realizzazione dell’opera, non più adeguato a sopportare i flussi di traffico attuali, soprattutto dei mezzi pesanti dalla provincia di Reggio Emilia, da S.Martino in Rio e da Rubiera.
L’investimento tiene conto anche dei costi di diversi lavori preliminari di spostamento di sottoservizi presenti nell’incrocio, come quelli di Snam per la protezione del metanodotto, di Enel sulla linea elettrica e quelli da parte di Aimag sull’acquedotto e la rete gas che si stanno completando in questi giorni.