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Pace e diritti umani: la Regione stanzia 220mila euro per sostenere iniziative culturali, educative, informative, didattiche e di ricerca

Pace e diritti umani: la Regione stanzia 220mila euro per sostenere iniziative culturali, educative, informative, didattiche e di ricerca
Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Sostegno a iniziative culturali, educative, informative, didattiche e di ricerca per sensibilizzare la comunità regionale ai valori della pace, dei diritti umani, dell’educazione alla cittadinanza globale e della solidarietà internazionale.

Al via un bando della Regione per progetti promossi da Enti locali, Università, Terzo settore e fondazioni, per sostenere una cultura della pace e dei diritti, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.

La Regione ha messo a disposizione 220mila euro per il bando, che è aperto a Enti locali (Comuni, Unioni comunali, Province e Città metropolitana), Università e soggetti senza finalità di lucro (Organizzazioni non governative, di utilità sociale, volontariato, promozione sociale, cooperative sociali e fondazioni), con sede legale o operativa in Emilia-Romagna.

“Sono temi che non sono mai stati attuali come oggi- ha commentato l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-, il moltiplicarsi dei conflitti e delle zone di crisi, anche alle porte dell’Europa, sono lì a ricordarcelo quotidianamente. Anche per questo credo ci sia bisogno che la Regione contribuisca a costruire percorsi e iniziative che possano far crescere una cultura della pace e dei diritti nella nostra comunità”.

Saranno ritenute prioritarie le iniziative per i giovani e quelle per la riduzione dei divari territoriali tra aree interne e montane del territorio regionale.

Le domande di contributo online per le iniziative possono essere inviate, tramite la piattaforma Siber, fino alle ore 16 del 18 aprile 2024.

I progetti si dovranno concludere entro l’anno e potranno contare su un contributo fino al 70% delle spese ritenute ammissibili, da un minimo di 5mila a un massimo di 20mila euro.