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Protocollo anti Covid per le palestre sassolesi

Protocollo anti Covid per le palestre sassolesiUn protocollo d’intesa tra l’Amministrazione comunale, le scuole proprietarie di palestre, le società sportive che le utilizzano e la Provincia di Modena.

La Giunta del Comune di Sassuolo, con delibera n°158 dell’8 settembre scorso, pubblicata all’Albo Pretorio, ha approvato lo schema del protocollo volto alla prevenzione ed al contenimento del contagio da Covid-19 in relazione all’utilizzo delle palestre scolastiche in orario extrascolastico da parte delle società sportive per la stagione 2020/2021.

Il protocollo riguarda tutte le palestre scolastiche del territorio cittadino utilizzate in orario extrascolastico dalle società sportive cittadine: Leonardo Da Vinci, Pascoli, Sant’Agostino, Collodi, Vittorino Da Feltre, Ruini, San Giovanni Bosco, Stadio Comunale, Formiggini, Baggi, Don Magnani-A.Volta.

“Un protocollo indispensabile per ripartire in sicurezza con l’attività sportiva – commenta l’Assessore allo Sport del Comune di Sassuolo Sharon Ruggeri – che punta a contenere il contagio da Covid -19 tutelando tanto gli atleti delle società sportive quanto gli studenti di quelle scuole che utilizzano le palestre in orario scolastico”.

In base al protocollo il gestore, negli orari di propria competenza, assume l’impegno di rispettare i seguenti adempimenti:

  • garantire un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione da adottare, mediante uso di cartellonistica da rendere visibile all’ingresso e all’interno della palestra a tutta l’utenza;
  • redigere un programma delle attività il più possibile pianificato e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni;
  • regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchinari, anche delimitando zone al fine di garantire la distanza di sicurezza così come da raccomandazioni del Comitato tecnico Scientifico, ovvero:

– almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica,

– almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa);

  • conservare un elenco delle presenze per un periodo di massimo 14 giorni in modo da favorire il contact tracing, ovverosia la necessità di rintracciare i contatti di eventuali persone contagiate;
  • possibile rilevazione della temperatura corporea e divieto di accesso alla palestra in caso di temperatura > 37,5°C;
  • organizzare gli spazi negli spogliatoi e nella zona docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedendo postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche attraverso la regolamentazione degli accessi ai medesimi locali;
  • dotare l’impianto negli orari di propria competenza, a propria cura e spese, di dispenser con prodotti igienizzanti per l’igiene delle mani dei frequentatori in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e all’uscita dei locali;
  • garantire la presenza, all’interno della palestra, di personale formato per verificare e indirizzare gli utenti al rispetto di tutte le norme igieniche e di distanziamento sociale;
  • al termine dell’utilizzo, il responsabile della struttura deve assicurare la disinfezione dei macchinari ed attrezzi utilizzati durante l’attività sportiva;
  • gli attrezzi e i macchinari che non possono essere disinfettati non devono essere usati;
  • utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo;
  • non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti asciugamani, accappatoi o altro;
  • evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali;
  • garantire la frequente pulizia e disinfezione degli ambienti, anche più volte al giorno, ad esempio tra un turno di accesso e l’altro, e comunque la disinfezione degli ambienti, degli attrezzi e degli spogliatoi (compresi gli armadietti) a fine giornata;
  • favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni, tenendo conto del numero di frequentatori presenti: può essere opportuno aprire finestre e balconi ovvero, ove presenti, mediante specifici impianti di ventilazione che movimentano aria esterna outdoor attraverso motori/ventilatori e la distribuiscono attraverso condotti e griglie/diffusori posizionati a soffitto, sulle pareti o a pavimento e consentono il ricambio dell’aria di un edificio con l’esterno;
  • vigilare, sotto propria responsabilità, sul pieno rispetto di tutte le norme anti-contagio da parte di eventuali associazioni/società sub-concessionarie.